Con la Mater Amabilis in cammino
verso il centenario 1923-2023
Carissimi parrocchiani, carissimi pellegrini e devoti del Santuario.
Siamo giunti, nonostante la situazione pandemica e con tante incertezze , a festeggiare la nostra cara Mater Amabilis. Il mese di aprile diventa per noi un momento di preparazione spirituale per rallegrarci con la Vergine Maria nel giorno della sua festa.
Nonostante le diverse restrizioni, avremo la possibilità di ricordare e soprattutto ringraziare la Mater Amabilis per le tante grazie che ogni giorno continua ad elargire ai suoi figli devoti. Credo che dalle telefonate, dai messaggi e dalle lettere a me pervenute in questo ultimo anno non si sia mai visto così tanto all'opera la nostra Madonna. L'abbiamo invocata e continuiamo ad invocarla in modi diversi, ma sempre con la certezza che è lei a condurre la vita di ciascuno di noi. Noi dobbiamo essere certi che la Mater Amabilis ha sempre gli occhi molto attenti su tutti noi che ci affidiamo ogni giorno a lei nella supplica che, dall'inizio di questa pandemia, recitiamo quotidianamente al termine della Messa. La Madonna non si addormenta mai, è sempre vigile e, dall'alto del sua posizione centrale in santuario, guarda e protegge tutti. Qualche tempo fa, ai tempi della pandemia appena scoppiata, un uomo, uscendo dalla Chiesa e scambiando due parole mi disse: “Don, la Mater Amabilis sarà stufa di ascoltarmi”. Risposi che la Madonna non è mai stanca dei suoi figli, anzi sarebbe dispiaciuta se le tenessimo nascosti i dispiaceri o le fatiche della nostra vita. Carissimi, ricordiamoci sempre di invocare la Madonna, anche quando stiamo vivendo un momento positivo e privo di preoccupazioni significative: non dimentichiamoci della Madonna quando abbiamo ottenuto le nostre richieste.
Ci stiamo avviando verso il centenario dei primi miracoli 1923-2023. Un data che sembra a prima vista lontana, ma non così tanto. Questo avvenimento deve farci tutti riflettere: partendo dalle prime due miracolate, Enrichetta Ferla di Lodi e Apollonia Cipolla di San Martino in Strada che hanno avuto la grazia di essere toccate dall'aiuto della Mater Amabilis e dalla sua intercessione, quante persone in questi cento anni hanno varcato la porta del nostro Santuario con il cuore carico di dolore, con il desiderio di parlare e di affidare alla Mater Amabilis innumerevoli richieste? Quante mamme e papà hanno deposto ai piedi della Madonna le preoccupazioni per i propri figli? Quanti hanno affidato alla Mater Amabilis il futuro della propria esistenza segnata magari da gravi malattie, tragici lutti o altro ancora? Quanti sono arrivati al Santuario di Ossago come ultima speranza per una svolta nella propria o altrui esistenza? Quante persone si sono messe in viaggio a piedi, in bicicletta o in automobile per far visita alla Mater Amabilis?
Cento anni di vita spirituale, una storia che si snoda tra lacrime e gioie, tra richieste e ringraziamenti, tra sentimenti di speranza e di affidamento alla mamma del cielo.
Carissimi, anche noi il 25 aprile, insieme al nostro vescovo Maurizio che non ha voluto mancare nonostante i suoi numerosi impegni pastorali in diocesi, vogliamo esprimere i nostri ringraziamenti alla Madonna di Ossago, come la gente fuori paese chiama la nostra Madonnina.
In quel giorno potremo benedire il fonte rinnovato dell'acqua benedetta che si trova proprio sotto l'immagine della Madonna. Si tratta del dono di una benefattrice che ci aiuterà ad affezionarci a questo luogo dove la nostra vita si interseca con la vita di tanti altri devoti feriti dalle più svariate situazioni. La Fonte richiama alla vita, alla speranza nella vita, la speranza riposta in Maria santissima e in suo figlio Gesù.
Solo la Madonna conosce cosa abbiamo nel cuore: le gioie, i dolori, le croci, le sofferenze e i desideri di bene. Siamo accompagnati dall'aiuto e dall'intercessione di San Giuseppe in questo anno a lui dedicato per desiderio di Papa Francesco.
O Vergine Mater Amabilis ti supplichiamo: continua a proteggere tutti i tuoi figli di Ossago che hanno avuto il privilegio di custodire e di proteggere il tuo simulacro. Ti preghiamo per tutti i devoti, i pellegrini e gli ammalati: metti i loro volti e le loro richieste sotto il tuo manto affinché tu possa ricordati di tutti.
Don Alessandro Lanzani
parroco di Ossago Lodigiano